VI POSTO DI SEGUITO UN ESPOSTO RIMASTO SENZA RISPOSTA, SEGUITO DA FOTO.... UN'ALTRA STORIA DI TRASCURATEZZA E ABBANDONO...
Al Comandante della Stazione Forestale di XXXXXXX
I sottoscritti
Espongono quanto di seguito:
Negli ultimi mesi osservavano che a un cane, ospitato all’esterno di un’abitazione situata in via XXXXXXXXXXX nel comune di XXXXXX, non erano garantite le condizioni minime previste dalla legge, infatti:
- il cane in questione non è detenuto con catena mobile con anello agganciato ad una fune di almeno 5 metri di lunghezza, ma è legato con catena fissa di lunghezza inferiore a 3 metri assicurata alla rete di recinzione (vedere allegato 1);
- Il suddetto recinto è costruito in maniera approssimativa ed inadeguata, in quanto malfermo, di altezza insufficiente e di materiale inadatto (vedere allegato 2a e 2b);
- Il cane è sprovvisto di un adeguato riparo poiché la cuccia presente nel recinto è appoggiata direttamente sul terreno, e in caso di pioggia l’acqua penetra abbondantemente all’interno infradiciando l’unica coperta presente ed impedendo all’animale di riposare al caldo e all’asciutto (vedere allegato 3a, 3b, 3c);
- Le condizioni igieniche del recinto sono chiaramente inadeguate per non dire vergognose, infatti all’interno da molto tempo si accumulano gli escrementi del cane che rimane legato 24 ore su 24 (vedi allegato 4a, 4b, 4c), che in caso di pioggia si amalgamano al fango generalizzato (essendo il recinto in piano non permette lo scolo dell’acqua piovana), rendendo il luogo ancora più insalubre;
- In un’occasione, gravemente malato (affetto da piometra, infezione uterina mortale se non trattata chirurgicamente) l’animale è stato condotto dal veterinario solo dopo ripetuti inviti degli scriventi e non è stato ospitato al coperto durante il periodo postoperatorio previsto, ma è stato lasciato al freddo dopo due sole notti nonostante la delicatezza dell’intervento subito e l’estremo bisogno di assistenza che qualunque creatura, umana e non, ha in una simile situazione.
A parere degli scriventi, poiché l’animale è detenuto in condizioni che sono insufficienti rispetto a quelle minime previste per legge e non gli sono garantiti gli spazi minimi vitali secondo la sua etologia, ricorrono le condizioni del reato di maltrattamento animale ai sensi dell’art. 727 c.p. così come modificato dalla legge 23 novembre 1993 n.473 poiché è detenuto in “condizioni incompatibili con la sua natura”
Si chiede gentilmente di essere informati sull’evolversi dell’indagine e si porgono distinti saluti.
L'esposto non ha portato a risultati.
Il proprietario non ci lascia pulire.
Il cane non esce mai....
voi che fareste?
Anny